mercoledì 27 agosto 2008

NELLA CASA DI CURA ABUSIVA MINACCE E SOPRUSI AD 80ENNE



Una brutta storia di soprusi e violenze. Tutto da accertare fino in fondo, è chiaro, dalle indagini che proseguono. Certo è che le accuse nei confronti di una coppia di Squinzano sono pesanti, e vedono al centro maltrattamenti che sarebbero stati compiuti ai danni di una donna di 80 anni che, solo dopo notevoli sforzi, è riuscita a denunciare il tutto e far scattare la macchina investigativa della sezione reati contro la persona della squadra mobile di Lecce. Deferita in stato di libertà all’autorità giudiziaria una coppia: lui, D.P., 51enne, brindisino, di fatto domiciliato nella città del Nord Salento; lei, convivente, P.A., 55enne del posto. Le imputazioni di cui dovranno rispondere: minaccia, violenza privata, danneggiamento, truffa, circonvenzione di persona incapace e appropriazione indebita, in concorso tra loro.

La vicenda prende le mosse a gennaio, quando un’80enne di Squinzano, su consiglio di un’amica, non potendo più essere assistita dalla badante, decise di trasferirsi in una struttura di accoglienza per anziani della sua stessa città, per ricevere assistenza previo pagamento di una retta mensile. Tuttavia, dopo qualche tempo di permanenza nella casa, l’anziana donna, non trovandosi a suo agio, avrebbe manifestato la volontà di tornare nella sua vecchia abitazione. E a quel punto sarebbero iniziati i problemi, perché la coppia si sarebbe fermamente opposta, arrivando, in base al racconto fornito agli inquirenti, persino a bloccarla con la forza e a minacciarla. Tutto per intimidirla e impedirle ogni tentativo di fuga, peraltro difficile visto che l’anziana, per muoversi, ha bisogno del sostegno di un girello o di una stampella.

Inutile anche il tentativo di usare il cellulare: la governante l’avrebbe infatti scoperta al telefono con la vecchia padrona di casa, strappandole l’apparecchio di mano e finendo per romperlo irrimediabilmente. Persino i tentativi di urlare, per attirare l’attenzione dei passanti, sarebbero stati soffocati più di una volta con mani sulla bocca. Fatto particolarmente grave, a corollario di questa pesante privazione della libertà, l’essere praticamente spogliata anche dei suoi averi. L’80nne non avrebbe potuto gestire i soldi della sua pensione poiché la governante, avendo la delega per il ritiro, ne avrebbe trattenuto puntualmente quasi tutto l’importo. Su 1.346 euro, le sarebbero stati lascianti infatti solo 50 euro, per i bisogni più urgenti. L’anziana donna avrebbe inoltre ricordato di essere stata costretta a firmare carte e documenti senza sapere a cosa mirassero. Infatti, nel giugno scorso, l’uomo si sarebbe presentato presso un’agenzia finanziaria di Squinzano e, dichiarandosi il nipote di una signora anziana, avrebbe richiesto un finanziamento per nome e per conto di lei pari a 6mila 800 euro circa. Soldi effettivamente erogati in favore dell’anziana. Un gesto che però si è ritorto contro la coppia, perché all’atto della consegna materiale dell’assegno da parte dell’impiegata dell’agenzia, finalmente la signora ha potuto raccontare maltrattamenti e raggiri subiti.

Da qui le indagini avviate dai poliziotti della squadra mobile della Questura di Lecce che, accertati i fatti, hanno denunciato i due squinzanesi. Un lieto fine per l’80enne, che è tornata nella sua vecchia abitazione, ricevendo indietro tutto ciò che le era stato sottratto. I guai per la coppia di Squinzano non sono invece terminati, perché gli agenti della mobile, in collaborazione con gli agenti della squadra amministrativa della questura e con un medico della Spesal ed un tecnico della Asl di Lecce, hanno effettuato un sopralluogo nella casa di accoglienza, riscontrando carenze igienico-sanitarie e di assistenza medica. Per questo motivo è stata avanzata all’Asl proposta per la chiusura della struttura, ritenuta inidonea ed abusiva. Si tratterebbe infatti di un’abitazione privata. Gli altri anziani ricoverati e i loro parenti sono stati informati del fatto che presto avrebbero dovuto trasferirsi in un’altra struttura.

Fonte:lecceprima.it