lunedì 1 settembre 2008

Sequestrata e rapinata

Raggirati e truffati, rapinati. Lo choc, poi la rabbia. Per quattro pensionati ottantenni genovesi l’ultimo sabato di agosto è stato un incubo. Sono caduti nella trappola tesa da malviventi che si fingono appartenenti alle forze dell’ordine. In tutti i casi, i delinquenti si sono spacciati per agenti di polizia o carabinieri. Per fortuna, nessuno degli anziani ha avuto bisogno delle cure dei medici.

In via San Bartolomeo degli Armeni, dietro via Assarotti, due professionisti della truffa, spacciandosi per carabinieri, hanno raggirato una donna di 84 anni, vedova di un noto medico genovese. Avevano compiuto un furto nel suo appartamento, ma non contenti del bottino - catenine e diversi gioielli tra cui un anello in brillanti in oro bianco del valore di circa 30 mila euro - hanno deciso di tornare per portarle via tutto il resto.

I delinquenti si sono introdotti in casa della signora intorno alle 11 del mattino, quando lei era andata a portare fuori il cane. Dentro l’appartamento, hanno rovistato nei cassetti, stanza per stanza, impossessandosi di un portafoglio, che conteneva documenti e carte di credito, e di gioielli. Dopo alcuni minuti sono usciti dall’appartamento: forse conoscevano le abitudini della donna e temevano che rientrasse da un momento all’altro. Poi hanno aspettato nell’androne delle scale.

Quando la pensionata è tornata, hanno suonato al citofono, spiegandole che erano intervenuti nel palazzo per un sospetto furto avvenuto nel suo appartamento. «Questo portafoglio è suo?», hanno domandato i due mostrando il portadocumenti precedentemente rubato.

La donna, dopo aver aperto la porta, ha riconosciuto il suo portafoglio ed è entrata in agitazione. A quel punto, i due, togliendo con destrezza la catenella di sicurezza, hanno varcato la soglia dell’ingresso. Una volta dentro, fingendosi carabinieri hanno cercato di farsi indicare dove erano i risparmi. Ma non c’è stato niente da fare. Quindi, per agire in tranquillità, hanno cercato di spingere la pensionata sul balcone, con l’intenzione di chiuderla fuori. Ma anche questa volta la vittima non si è lasciata convincere. Alla fine, sono stati costretti a raggiungere la porta e poi sono fuggiti.

La pensionata, appena i ladri sono usciti dal suo appartamento, ha lanciato l’allarme, chiamando il 113. In pochi minuti è arrivata sul posto una volante della polizia. Ma i malviventi erano già riusciti a far perdere le proprie tracce. È stato solo possibile raccogliere la testimonianza della vittima e ricostruire la rapina. Secondo quanto ha riferito la donna, i due delinquenti erano giovani, alti più o meno un metro e 80.

«Uno parlava italiano», racconta la signora. «Erano dei professionisti. Conoscevano esattamente le mie abitudini. Si muovevano in casa come se sapessero dove mettere le mani». Ma nel fine settimana, i ladri sono entrati in azione anche in via Napoli, a Oregina-Lagaccio, dove sono avvenute due truffe, intorno alle 13,40, nel giro di pochi minuti, in due appartamenti dello stesso stabile. Un’anziana ha denunciato alla polizia di essere stata truffata da un finto vigile urbano che l’avrebbe derubata di preziosi e 70 mila euro in contanti. Lo sconosciuto truffatore si è presentato alla porta della pensionata con una scusa, e, una volta all’interno dell’appartamento, si è impossessato del denaro. Pochi minuti più tardi, lo stesso individuo, sempre presentatosi come vigile urbano, ha truffato una seconda donna, che abita nello stesso palazzo, derubandola di oggetti in oro e mille euro in contanti.

Infine, in corso Martinetti, a Sampierdarena, un uomo di 80 anni è stato raggirato da un finto poliziotto, che si è presentato nel suo alloggio e lo ha derubato di 1400 euro e oggetti preziosi da quantificare.

Fonte:ilsecoloxix.ilsole24ore.com