Lazio/ Roma, truffe su aste on-line: arrestata coppia coniugi - 2
La tecnica usata era il 'pishing' su e-bay
Roma, 10 nov. (Apcom) - Sono stati denunciati per i reati di frode informatica, truffa, indebito utilizzo e clonazione di carte di pagamento e accesso abusivo a sistema informatico finalizzato al furto d'identità, una coppia, marito e moglie, rispettivamente di 27 e 26 anni, di Montorio Romano, vicino Roma.
Lui, perito elettronico disoccupato e lei casalinga, da mesi avevano architettato il sistema per poter guadagnare cifre considerevoli e in maniera rapida, direttamente dalla loro abitazione. Sul sito più famoso di aste on line, eBay, mettevano in vendita oggetti del 'desiderio' a prezzi molto convenienti.
I vincitori delle aste effettuavano i pagamenti ma i giorni trascorrevano inutilmente senza che la merce acquistata arrivasse mai. Per le persone vittime del raggiro non rimaneva altro da fare che recarsi presso le caserme di tutta Italia a denunciare la truffa.
Sono iniziate così le indagini che hanno portato i Carabinieri della compagnia di Monterotondo all'individuazione della coppia ricercata in tutta Italia. Utili alle indagini, oltre alle più moderne tecniche basate sull'utilizzo di software necessari a localizzare le postazioni da cui venivano commessi i crimini informatici, anche i metodi tradizionali, come i numerosi appostamenti effettuati dai Carabinieri nei pressi degli sportelli bancomat di Monterotondo, dove risultava che i truffatori effettuavano i prelievi del denaro che gli ignari acquirenti gli inviavano su carte di credito prepagate per la merce inesistente che si erano aggiudicati nelle aste.
La tecnica utilizzata era il 'pishing': rubavano cioè le identità (username e password) di caselle di posta elettronica e di account per l'accesso al sito di eBay. Con questi dati poteva così sostituirsi ai venditori originali usando le loro credenziali. Le vittime del furto di identità erano principalmente venditori che godevano di ottima stima sul sito, (avevano feedback molto elevati) e questo facilitava la truffa, poiché chi tentava di aggiudicarsi l'oggetto messo in asta pensava di rapportarsi con un venditore affidabile, accettando così di effettuare pagamenti anche con accredito su carte di credito ricaricabili, cosa sconsigliata solitamente dal sito di aste perché ritenuto poco sicuro.
Una volta che il pagamento veniva effettuato, la donna completava l'operazione raggiungendo Monterotondo e prelevando dalla carta la somma accreditata, stando attenta a cambiare ogni volta sportello per evitare di essere rintracciata. Dai tabulati delle carte di credito ricaricabili, intestate a prestanomi, i Carabinieri hanno così avuto una mappa degli sportelli e degli orari preferiti dalla ragazza per prelevare. Ieri i militari sono riusciti a bloccarla mentre effettuava l'ennesimo prelievo di 1.000 euro e ad identificarla.
La perquisizione effettuata dai militari nella loro abitazione ha permesso di fermare il marito e di sequestrare i computer con cui venivano effettuate le truffe, alcune apparecchiature per clonare carte di credito e smart card, più numerosi elettrodomestici che la coppia aveva comprato on-line con dati falsi, quindi mai pagati. In un file trovato nell'hard disk una lista con centinaia di account di utenti e-Bay e relative password di accesso rubate sulla rete e pronte per effettuare l'ennesima truffa. Solo nel mese di ottobre i due erano riusciti a mettere a segno truffe per oltre 6.000 euro.
I carabinieri stanno proseguendo le indagini per ricostruire attraverso l'analisi tecnica dei computer sequestrati tutte le truffe effettuate che vedono come vittime utenti in tutta Italia.