giovedì 18 dicembre 2008

Nuova grande truffa: il mondo e' pieno di truffatori e beffati



Pubblicato da Giulia Crepaldi 

Il mondo in piena crisi finanziaria e' scosso da un nuovo terremoto : la piu' colossale delle truffe salta a galla con un buco da 50 miliardi di dollari; lo scandalo maggiore della storia finanziaria moderna - riporta Repubblica: "...un crac capace di far impallidire la vicenda Enron e il suo dissesto da 31 miliardi di dollari nel 2001, tale da far sembrare un gioco da ragazzi il caso Parmalat e i suoi 14 miliardi di dissesto".

E com'e' che non se ne accorge mai nessuno e serve una crisi per scoprire tutti gli scheletri?!

- E' il metodo Ponzi, il metodo Ponzi funziona sempre! Probabilmente Madoff - responsabile del crac ha origini italiane - mi stuzzica il pallido tedesco incravattato seduto al tavolo accanto.

Vorrei rispondergli qualcosa tipo: "Occhio che ti silurano e torni a casa!!". Ma non sono cattiva, almeno non cosi' tanto e l'articolo prosegue e io proseguo a leggere senza curarmi di un crucco: "...l' ex presidente del Nasdaq, il conosciuto e - finora - stimato trader dai capelli bianchi è stato prelevato dal suo appartamento di Manhattan e ad onta della sua età (70 anni) tradotto nelle patrie galere con l' accusa di aver generato un buco nei bilanci dei suoi clienti (compresa Pioneer Alternative investments, che fa capo al gruppo Unicredit) pari a 50 miliardi di dollari. Lui stesso, del resto, avrebbe confidato a sui collaboratori che era tutta «una grande bugia» e che il suo hedge fund altro non era se non un «gigantesco schema Ponzi». Ieri il finanziere - denunciato dai suoi stessi figli, con i quali si era confidato - è stato liberato dietro pagamento di una cauzione da 10 milioni di dollari; per ora è tornato a Manhattan ma se verrà riconosciuto colpevole rischia una pena fino a 20 anni di prigione e una sanzione di 5 milioni di dollari. In pratica il broker - famoso per aver fondato nel 1960 la Bernard Madoff Investment Securities, che non sembra coinvolta nel disastro attuale e che tuttora funge da market maker sui principali titoli quotati a Wall Street e al Nasdaq -..."

Urca...

Cerco METODO PONZI e che mi trovo:

Lo schema Ponzi e' uno schema di truffa che viene dal nome di Mr Ponzi - un bancarottiere italiano, emigrato negli Stati Uniti all'inizio del secolo scorso...

"...Ponzi e' l'uomo che ha dato il nome al meccanismo delle piramidi finanziarie, società organizzate come catene di S. Antonio, la cui unica finalità è truffare ignari investitori. Sebbene si tratti di un genere di truffa praticata da secoli, il nome di Ponzi ne è diventato il sinonimo nella tradizione americana. Lo schema del "maestro di Boston", ampiamente utilizzato anche oggi come il caso Madoff insegna, è molto semplice: il denaro versato dagli azionisti non è reinvestito in alcuna impresa, e gli utili vengono pagati utilizzando i versamenti dei successivi acquirenti di nuove azioni. L'intero castello crolla quando le risorse in entrata non riescono più a coprire gli impegni presi. Se Carlo Ponzi avesse depositato il brevetto dello schema che prese il suo nome, i discendenti avrebbero incassato royalties milionarie.

Nato a Parma nel 1882, emigrò in Canada nel 1903. La sua natura «truffaldina»non tardò ad emergere e di lì a poco subì una condanna per falsificazione di banconote. Dal Canada, dopo la scarcerazione, arrivò negli Stati Uniti, dove fu nuovamente condannato, ma questa volta per contrabbando. L'anno della svolta è il 1919 quando a Boston escogitò un innovativo meccanismo per arricchirsi velocemente. Sposato con Rose Gnecco, giocatore d'azzardo, Ponzi applicò lo schema piramidiale ai francobolli internazionali prepagati: i "tagliandi internazionali di risposta", creati nel 1906 dai Paesi aderenti all'Unione Postale Universale, venivano acquistati dal mittente di una lettera, in genere gli emigrati negli Stati Uniti, che così pagavano in anticipo il francobollo per la risposta. A quell'epoca il costo della vita in Europa era molto basso e il prezzo d'acquisto di un francobolloequivaleva a un centesimo di dollaro, ma le Poste americane restituivano francobolli locali per un controvalore di sei centesimi. Ponzi fiutò il business, ma anche la truffa. Il progetto prevedeva un investimento in denaro a 90 giorni, con un interesse del 45% sul capitale. Nel giro di pochi mesi furono circa 10mila i cittadini di Boston che gli affidarono risparmi per un valore complessivo di circa 9 milioni e mezzo di dollari, una cifra enorme per quell'epoca. Ma lui non cercò mai di avviare la società. Si limitò ad utilizzare parte del denaro per pagare quanto pattuito ai primi investitori per dare credibilità al business. Il personaggio, con precedenti penali, balzò agli onori delle cronache, diventando perfino un guru della finanza tanto da riuscire a comperare una quota della Hanover Trust Company, una importante banca locale. Ben presto il business si rivelò una truffa. Ponzi, accortosi che le richieste di uscita erano maggiori delle nuove entrate e che la sua piramide stava per crollare, riuscì a distrarre e a utilizzare anche i fondi della Banca della quale era socio. La bolla finanziaria scoppiò nell'agosto del 1920 portandosi dietro un buco di circa 6 milioni di dollari nei confronti dei risparmiatori. Ponzi venne nuovamente arrestato e condannato a 7 anni e mezzo di reclusione per frode postale. Quando uscì di carcere il 14 febbraio 1934, si rifugiò in Florida dove tentò una nuova speculazione questa volta sui terreni edificabili che in realtà erano paludi. Finì i suoi giorni in un ospedale per poveri a Rio de Janerio dove morì nel 1949 completamente povero. In anni recenti, truffatori di varia natura hanno messo in pratica lo schema Ponzi in qualsiasi campo, da quello dei fondi di investimento, alle operazioni a premio, a quello delle proprietà immobiliari, ai contratti di acquisto, alle monete d'oro. Tra i tanti scandali si ricorda quello della Home Stake che si occupava di perforazioni di pozzi petroliferi, ovviamente ine-sistenti: per ingannare i compratori dei titoli della società, i truffatori arrivarono a dipingere di arancione i tubi per l'irrigazione di una fattoria in California, per farla sembrare un giacimento di petrolio. Quando la compagnia andò in bancarotta, gli ingnari azionisti persero cento milioni di dollari. Nell'elenco dei truffati anche Bob Dylan, Barbra Streisand, Liza Minnelli, Walter Matthau".

W gli italiani famosi nel mondo!!
fonte:breakfastinlondon.blogosfere.it