giovedì 14 maggio 2009

Compra su Internet e rimedia decine di denunce


TRUFFE A RAFFICA SUL WEB
EMPOLESE VITTIMA DI PIRATI INFORMATICI CHE GLI HANNO CARPITO DATI E CARTA D’IDENTITÀ
Numerosi i casi a cui sta lavorando il commissariato
Con l’home banking il conto di un imprenditore è stato ripulito di cinquemila euroEMPOLI. La comodità che si è trasformata in un incubo con denunce che gli sono piovute da tutta Italia. E perquisizioni continue a cui è stato sottoposto il suo appartamento. Tanto è costato a un empolese, di 35 anni, la sua abitudine di fare acquisti on-line. Pirati informatici hanno carpito i suoi dati e attraverso questi hanno derubato altre persone che poi si sono rivolte alla polizia. E questo non è il solo caso. Internet e le sue immense potenzialità sono al centro di vari intrecci truffaldini su cui sta lavorando il commissariato empolese in collaborazione con la polizia postale.
I casi su cui sta lavorando il commissariato di Empoli sono molteplici e si estendono in tutta Italia.
DA AUTORE A VITTIMA. Uno di questi su cui le indagini sono in corso è appunto quello dell’empolese di 35 anni che da presunto autore è diventato una vittima. La persona in questione è indagata da alcune procure della Repubblica di più regioni perché è risultato intestatario di una carta Postpay e di un sito internet attraverso cui vengono messe in vendita macchine fotografiche a prezzi economici (per un massimo di circa duecento euro). E con la carta prepagata e il sito sono state portate avanti numerose truffe ai danni di altrettanti utenti.
Dalle indagini che sono state attivate al momento in cui l’empolese ha scoperto di “possedere” un sito che non aveva mai neppure visto, è venuto fuori che la carta Postpay era stata attivata in un paese della Calabria. Il documento esibito al dipendente delle Poste che aveva curato la pratica di apertura riportava i dati dell’empolese. Era stata cambiata solo la foto.
L’empolese è stato interrogato e perquisito più volte e i procedimenti a suo carico sono ancora in corso. Probabilmente, però, gli è costata cara la sua abitudine di acquistare su internet e iscriversi a siti.
Come ha spiegato alla polizia, gli è capitato anche di fornire il suo documento d’identità in versione scannerizzata che poi, probabilmente, è stato riutilizzato per l’attivazione della carta Postpay.
All’empolese non è rimasto altro che presentare una denuncia contro ignoti.
HOME BANKING. Il commissariato empolese sta indagando anche su un’altra truffa con cui un impresario di Parma, 60 anni, si è visto sparire 4.900 euro dal conto della sua azienda su cui ha attivato anche l’opzione e banking. I soldi sono stati trasferiti tramite un bonifico bancario informatico su un conto corrente acceso in una banca di Empoli. Qui sono stati prelevati dopo alcuni giorni da una donna di origine nigeriana. Informato dal suo istituto di credito è poi riuscito a bloccare un’analoga operazione di 5mila euro che erano stati accreditati su un conto di una banca vicino a Brescia intestata a una donna sempre di origine nigeriana. A quanto è stato ricostruito i dati sono stati prelevati all’utente dell’home banking, l’impresario di Parma, attraverso alcuni virus capaci di intercettare il codice di accesso del conto corrente. Fatto questo i pirati informatici sono stati in grado di portare avanti operazioni di prelievo dal conto individuato. E saccheggiarlo a loro piacimento.
Lucia Aterini
fonte:espresso.repubblica.it