sabato 11 luglio 2009

PERUGIA/ Truffe online: vittime decine di imprenditori, arrestati marito e moglie


Fatture per pubblicità on-line mai richieste inviate a decine di imprenditori e minacce di azioni legali in caso di insolvenza: erano gli strumenti che secondo la polizia postale e la guardia di finanza di Perugia marito e moglie utilizzavano attraverso la societa' Pagineit. A loro carico sono state eseguite oggi ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, anche tentata, all'estorsione e all'evasione fiscale. Sei collaboratori della coppia sono stati invece indagati a piede libero per gli stessi reati. L'operazione, Araba Fenice 2, e' stata coordinata dalla procura perugina e ha portato oggi agli arresti domiciliari Maria Angela Maltecca, 55 anni, mentre il marito, Fiorenzo Moroso, 56 anni, destinatario di un ordine di custodia in carcere e' stato colto da un malore al momento dell'arresto venendo ricoverato in ospedale dove ora e' piantonato. Secondo gli investigatori i due, pur non comparendo nell'organico dell'azienda, ne erano amministratore e gestore. Dalle indagini delle fiamme gialle della compagnia perugina e della polposta - illustrate in una conferenza stampa - Pagineit inviava alle aziende una presentazione dei servizi pubblicitari offerti in rete, insieme all'annuncio di una offerta promozionale, l'inserimento gratuito dei loro dati in alcuni portali. Con la richiesta di segnalare all'ufficio clienti se non fossero state interessate al servizio. Successivamente le stesse aziende - ritengono gli inquirenti - venivano contattate dal call-center di Pagineit, che ha sede a Perugia, per avere conferma dei dati aziendali. Quindi ricevevano una fattura di 291 euro come corrispettivo del servizio, in realta' - secondo l'accusa - mai richiesto. In caso di mancato saldo, le aziende venivano ricontattate con solleciti di pagamento e minacce di azioni legali in caso di insolvenza. Un presunto meccanismo illecito nel quale sono finiti numerosi imprenditori operanti in varie zone d'Italia. A oggi sono centinaia gli esposti al vaglio della polizia postale e della guardia di finanza secondo i quali le denunce potrebbero salire anche a un migliaio. Disposto il sequestro delle apparecchiature utilizzate nei call-center di Perugia, Pescara e Massa Martana, nonche' delle linee telefoniche, del sito Pagineit e delle altre pagine web a esso riconducibili ma anche di conti correnti e postali facenti capo alla societa' che, secondo gli investigatori, venivano svuotati periodicamente. Guardia di Finanza e polizia postale hanno accertato l'emissione di fatture per un importo di circa due milioni e 800 mila euro, la maggior parte delle quali mai contabilizzate. Gli stessi coniugi in passato sono stati interessati da un procedimento penale per una vicenda simile.

fonte:http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=30591