martedì 16 dicembre 2008

Le conciliazioni con le compagnie telefoniche


A cura di Michele de Gennaro per Confconsumatori Molfetta.
A partire dall’entrata in vigore del decreto Bersani sulle liberalizzazioni sono state introdotte importanti novità in materia di telefonia, sicché nel secondo numero di questa rubrica la Confconsumatori Molfetta vuole fornire ai lettori di Molfettalive alcune informazioni sul tema.

Innanzitutto il predetto decreto Bersani ha previsto che il costo della ricarica debba corrispondere al traffico telefonico acquistato. Ciò vale anche per le altre tipologie di carte prepagate (digitale terrestre e simili). Inoltre il credito telefonico delle carte prepagate non può più avere una scadenza (precedentemente era pari a 12 mesi), di conseguenza anche se la scheda non viene utilizzata per dodici mesi il credito inutilizzato non deve essere azzerato.

A ciò si aggiunga che sempre con il decreto in questione è stato eliminato altresì l’obbligo per gli utenti di restare fedeli ai propri operatori di telefonia. Ciò implica che i consumatori potranno recedere dai contratti che li legano ai gestori di telefonia (oltre che a quelli di reti televisive o di comunicazione elettronica) in qualsiasi momento e senza spese aggiuntive. Non sarà più legale, in sostanza, obbligare gli utenti a restare fedeli a un operatore per un periodo di tempo minimo garantito (in genere un anno). I contratti di adesione stipulati dovranno prevedere la facoltà di recesso in qualsiasi momento e senza spese non giustificate, con un preavviso obbligatorio non superiore a 30 giorni.

A proposito della difficoltà di rescissione dei contratti, vale anche la pena ricordare che, nonostante quanto scritto sui contratti stessi e quanto affermato dalle compagnie telefoniche, i consumatori hanno diritto per legge al cosiddetto ripensamento sull'acquisto e quindi possono revocare il contratto, senza alcuna spesa, entro un termine di 10 giorni.

Dal 1° ottobre 2008 dopo anni di battaglie i consumatori potranno finalmente beneficiare di un nuovo strumento per tutelare la loro libertà di scelta e per porsi al riparo dalle numerose frodi commesse in passato ai loro danni: il blocco automatico delle chiamate verso i numeri a sovraprezzo. Grazie alla delibera AGCOM 97/08 è stato infatti stabilito che se l’utente desidera un servizio a sovrapprezzo deve chiederne esplicitamente l’attivazione (fino ad oggi, al contrario, doveva chiedere la disattivazione). Trattasi di una vittoria storica per i consumatori che potranno così fruire liberamente e senza rischi dei vantaggi legati alla liberalizzazione del mercato telefonico. Se in passato, quindi, sono stati molto spesso vittime di raggiri e addebiti in bolletta per servizi, in realtà, mai richiesti, ora potranno esercitare un maggiore controllo sulla spesa telefonica.

Forse non tutti sanno che ogni volta che si compone un numero di cellulare è possibile conoscere in anticipo quale operatore telefonico si sta chiamando. Ebbene basta anteporre al numero che si sta per chiamare un determinando codice numerico (456 per i Clienti VODAFONE e 4884 per i Clienti TIM) affinché si possa sapere a quale gestore appartiene il numero che si sta chiamando In tal modo l’utente non rischierà più di chiamare un numero di cellulare pensando erroneamente di usufruire di una telefonata economicamente più vantaggiosa perché effettuata verso la sua stessa compagnia. Tuttavia va osservato che le società telefoniche non hanno fornito ai consumatori molte informazioni circa tale possibilità.

Non tutti gli Utenti sanno che ci sono delle agevolazioni per quanto riguarda il Canone Telecom. La riduzione del canone è concessa se nell’abitazione vive una persona titolare di pensione d’invalidità civile o pensione sociale, o una persona oltre i 75 anni d’età, oppure se il capofamiglia è disoccupato e se il reddito relativo al nucleo familiare d’appartenenza non supera i 6.713,96 euro annui. I nuclei familiari in cui vi sia un componente sordomuto, possono richiedere l’esenzione totale dal pagamento del canone mensile di abbonamento.

Purtroppo molto frequentemente l’utente si trova a dover fronteggiare disservizi e condotte scorrette da parte delle compagnie di telefonia mobile e fissa. I problemi più frequenti sono costituiti da: attivazione di servizi non richiesti, aumenti illegittimi di tariffe, spese ingiustificate in bolletta.

Spesso però sono pochi i consumatori che sanno come comportarsi in siffatte situazioni.

E’ inutile affannarsi a contattare i call center della compagnia di telefonia onde ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Peraltro in sede di contenzioso è molto arduo dimostrare tali segnalazioni.

Al contrario occorre preliminarmente presentare un reclamo all’operatore con cui si è sottoscritto il contratto di fornitura del servizio di telefonia. Tale reclamo non richiede forme particolari, di solito può essere fatto a mezzo fax o mail presso i recapiti forniti dagli operatori medesimi al momento della sottoscrizione del contratto. In linea generale il termine per il gestore telefonico per la risoluzione dei reclami è di 45 giorni, tuttavia ogni operatore ha facoltà di indicare un termine diverso nella carte dei servizi. Ove in tale documento fosse indicato un termine maggiore, si applica automaticamente quello dei 45 giorni. Ricevuto il reclamo, l'operatore, laddove riconosca la fondatezza delle lagnanze dell'utente, deve fornire la risposta che consenta l'eliminazione della problematica denunciata. In caso di mancato riconoscimento da parte dell'operatore di tale problematica, la società telefonica deve comunicare per iscritto gli accertamenti effettuati ed i motivi del rifiuto dell'intervento.

In questo caso, così come in caso di silenzio da parte dell'operatore, l'utente può proporre la procedura del tentativo obbligatorio di conciliazione presso il Co. Re. Com. (Comitato Regionale per le Comunicazione) istituito presso l'ente Regione. Il tentativo obbligatorio di conciliazione viene proposto attraverso la compilazione di un modulo (c.d. GU5) scaricabile presso il sito della regione, ovvero presso le sedi del Co. Re. Com.: la richiesta deve indicare gli estremi dell'utente e dell'operatore, il numero dell'utenza telefonica, la problematica denunciata, la corrispondenza intrattenuta tra le parti e gli eventuali precedenti tentativi di conciliazione. La richiesta va presentata presso la segreteria di tale organismo, ovvero tramite fax. L'apertura del tentativo di conciliazione sospende i termini per agire in sede giudiziale che, in ogni caso non può essere proposto sino a quando non sia trascorso il termine di trenta giorni per esperire il tentativo di conciliazione. Ove il tentativo di conciliazione non vada a buon fine – per mancanza di un accordo tra le parti ovvero per la mancata presenza di una o di entrambe le parti per il giorno fissato per la conciliazione – l'utente può ricorrere al Giudice ordinario, o all'autorità garante per le comunicazioni. Al contrario, nel caso in cui il tentativo di conciliazione vada a buon fine, il verbale sottoscritto dalle parti costituisce titolo esecutivo.

E’ opportuno precisare che l’esperimento del tentativo di conciliazione davanti al Co.Re.Com è obbligatorio, in mancanza non è possibile adire l’autorità giudiziaria.

Dinanzi a tale organismo il cittadino può intervenire personalmente oppure tramite un legale o un consulente / rappresentante delle associazioni dei consumatori.

Tuttavia posto che le compagnie telefoniche compaiono a mezzo dei loro legali, ne deriva che per evitare di non vedersi adeguatamente riconosciuti i propri diritti è opportuno farsi rappresentare da un consulente di un’associazione dei consumatori.

Per ulteriori informazioni, riportiamo di seguito gli url dei siti da cui scaricare la guida della telefonia fissa e mobile: http://www.agcom.it/documenti/guida_tel_fissa/guida_tel_fissa.pdf e http://www.istitutopuglieseconsumo.it/PresentaGuidaTelefoniaMobile.pdf

In proposito si fa presente ai lettori che coloro che hanno problemi con le società di telefonia possono contattarci al nostro indirizzo di posta elettronica confconsumatorimolfetta@gmail.com al fine di ottenere gratuitamente la nostra assistenza

fonte:molfettalive.it