lunedì 22 giugno 2009

Vendeva cellulari su e-Bay Ma spediva un pacco di carta


I finanzieri di Ancona hanno scoperto cento persone truffate, residenti in diverse regioni italiane. Denunciato l'ideatore del raggiro che dopo la ricezione dell'accredito nelle sue 'postepay' spediva un pacco pieno di carta
Truffa su e-Bay nella vendita di telefoni cellulari di ultima generazione. I finanzieri di Ancona, nella operazione 'pacco celere', partita a marzo e coordinata dal Sostituto procuratore della Repubblica Rosario Lioniello, hanno scoperto circa cento persone, risultate truffate, residenti in diverse regioni italiane e hanno denunciato l'ideatore della truffa.



E’ stata anche sequestrata la carta 'postepay', su cui sono state accreditate le varie somme delle transazioni commerciali, sono stati sequestrati numerosi buoni di consegna 'di carta' a persone residenti in diverse regioni italiane e con l’oscuramento del sito utilizzato dall’indagato. Le indagini sono partite da una denuncia su una presunta truffa via Internet.



Si è scoperto che una persona di origine tedesca, residente in provincia di Campobasso, spacciandosi come venditore abituale e utilizzando diversi 'nick name', collegati a nominativi di fantasia, metteva in vendita sul portale e-Bay telefoni cellulari di ultima generazione a prezzi inferiori rispetto a quelli normalmente praticati dai commercianti del settore. Aggiudicata l’asta, i clienti provvedevano ad accreditare le carte 'postepay', di volta in volta indicate dal venditore, per un importo pari a quello pattuito.



Ricevuto l’accredito il truffatore spediva il telefono mediante pacco posta celere, fornendo al cliente un codice di rintracciabilità per permettere di conoscere con esattezza il percorso della spedizione. Solo al momento della consegna i clienti si accorgevano che al posto del telefono cellulare aggiudicato, c’era un pacco di carta bianca del tipo A4 del peso simile a quello del telefono cellulare acquistato.



Il venditore si preoccupava di pesare il cellulare inserendo nella confezione che veniva spedita un quantitativo di carta equivalente al peso dell’apparecchio telefonico. Nel corso della perquisizione eseguita a Portocannone, in provincia di Campobasso, alla luce dei numerosi indizi acquisiti, l’indagato ha ammesso tutte le sue responsabilità alla presenza del difensore di fiducia.

fonte:http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/2009/06/20/193990-vendeva_cellulari.shtml