mercoledì 19 maggio 2010

A.A.A. offresi impiego-truffa senza guadagni

Guida anti-raggiro per scavalcare i tranelli e le trappole dei finti lavori

L’Inferno può essere leggere un annuncio e trovarsi in un call center lager, con tanto di frustate, mobbing e niente stipendio o quasi, come è successo nei giorni scorsi in Toscana. L’odissea di chi cerca lavoro assomiglia a una via Crucis, con tante stazioni pericolose sul cammino. Perché molti cercano un lavoro, ma alcuni si inventano truffe a scapito di chi un posto lo cerca davvero, perché ne ha bisogno. Ecco un piccolo vademecum contro gli avventurieri del lavoro.



Richieste di denaro

Capita di sentire millantare crediti e conoscenze. Si trovano persone che promettono un lavoro in cambio di soldi, perché ben introdotte in certi ambienti. Diffidare. Alcuni, per disperazione, ci cascano, ma dopo aver sborsato una certa somma, in nero, del lavoro non vedono neanche l’ombra. Alla larga da coloro che offrono un posto in cambio di denaro.



Corsi di formazione

L’offerta di corsi è ricca in tempi di crisi. Spesso compaiono offerte ambigue che assicurano un posto frequentando un corso. Un automatismo impossibile. Dietro queste proposte, si nascondono spesso finte scuole, che aprono e chiudono in velocità, dopo aver intascato la prima rata, sollecitata per posta o via web.



Finte selezioni

Capita poi di sentirsi offrire una carriera in settori accattivanti, nella moda, in televisione, nella pubblicità. Il provino ha altre funzioni: ingolosire e alludere a una carriera promettente, previo book o corso di formazione. Che significa: prima paga un portfolio fotografico e poi si vedrà.



Diventare socio

Basta con il lavoro dipendente, diventa socio. Molte sono le offerte di condivisione degli utili, come risultato dell’ingresso in una sedicente società o cooperativa. Si scopre che spesso è un trucco per fare lavorare di più, senza diritti e senza orari, con stipendi poco più che simbolici, in cambio della partecipazione agli utili, che difficilmente arrivano.



Proposte d’affari

Con una piccola posta, a volte più consistente, si richiedono partecipazioni in business nascenti, in import-export fasulli, in brevetti da sviluppare inesistenti, in affari mirabolanti, destinati a rivoluzionare la grigia vita del travet.



Lavoro a domicilio

C’erano una volta le perline. Bisognava acquistarne un kit e darsi da fare. Un lavoro di pazienza cinese, divoratore di tempo e avaro di guadagni. Poi sono arrivati materiali da imbustare, indirizzi da copiare. Ma con l’avvento del web è arrivato il virtuale, come i profitti: catene online da non spezzare, frazioni di web-marketing da calcolare, scarti di traffico telefonico su cui lucrare.



Annunci truffa

Con le inserzioni la truffa passa sul web, via telefono e anche dai giornali, che non hanno modo di verificare. E così si vedono annunci che offrono lavori senza specificare mansioni; vendono informazioni con servizi telefonici a pagamento; curriculum su commissione, con invio a indirizzari sconosciuti, a prezzi salati; proposte di contratti apparentemente in regola che poi si rivelano irregolari.



fonte:http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=302&ID_articolo=8&ID_sezione=686&sezione=