Un furto “mordi e fuggi”, ma questa volta il truffatore di turno poteva davvero essere preso. Invece è riuscito a scappare, braccato vanamente da una pattuglia della polizia municipale. È accaduto alle 10.30, in via Bellagamba, a Cogorno. L’uomo, vestito blu, camicia bianca, giovanile, capelli corti e brizzolati si è presentato alla porta di un’anziana vedova e ha detto di essere un incaricato della società che gestisce l’acquedotto. Lo sconosciuto ha poi riferito alla pensionata che, in cambio di 200 euro, avrebbe fatto in modo che la donna ricevesse gratuitamente la fornitura annuale di acqua potabile. La vittima è caduta nella trappola e ha consegnato il denaro al malvivente che si è poi allontanato. L’anziana però qualche sospetto ha iniziato a nutrirlo subito e ha chiesto lumi al figlio. Quest’ultimo ha immediatamente raccontato l’accaduto in Comune e una pattuglia di vigili urbani ha iniziato a passare al setaccio l’intera zona di via Bellagamba, nella speranza di riuscire a incrociare il truffatore.
Nel frattempo non sono stati avvertiti anche i carabinieri: né quelli della stazione di Lavagna (competente per il territorio di Cogorno), né quelli della centrale operativa in forza alla compagnia di Sestri Levante, che gestiscono le auto del nucleo radiomobile. Gli agenti della Municipale hanno quindi proseguito, soli, nella caccia all’uomo e alla fine hanno dovuto arrendersi.
Il malvivente è scappato, con un bottino magro (200 euro) vero, ma proprio l’ammontare del malloppo potrebbe averlo indotto a tentare altri colpi dalle parti di Cogorno. Non è quindi escluso che l’uomo sia rimasto in zona, magari proprio a Lavagna o a Chiavari, o San Salvatore o Carasco. Se così ha fatto, ha potuto gironzolare indisturbato perché della sua prima scorribanda nessuno è stato informato, ad eccezione dei vigili urbani cogornesi e dei familiari dell’anziana vittima. La stessa pensionata non risulta ancora aver denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Quando e se la segnalazione sarà formalizzata, gli inquirenti inizieranno a indagare sul fatto cercando innanzitutto possibili collegamenti con le altre truffe messe a segno nelle ultime settimane nel Tigullio, da uomini (una donna è stata riconosciuta da una ottantenne e denunciata a piede libero dai carabinieri di Recco).
Simone Traverso