giovedì 29 aprile 2010

L’EXTRACOMUNITARIO

Passeggiando per qualche strada poco trafficata, incrociate un uomo di colore dall’aria tranquilla che vi chiede che ore sono. Glielo dite e quello vi ringrazia, complimentandosi con voi per il fatto che avete risposto, al contrario di tanti altri che non l’hanno degnato di una parola per via del colore della sua pelle.
Onorati dell’apprezzamento, ci tenete a sottolineare che voi non fate distinzione di colore e siete rammaricati che qualche concittadino sia stato così scortese. In segno di riconoscenza, l’uomo vi regala un monile portafortuna, una collanina o una statuetta, e vi chiede se avete figli e quanti ne avete, quindi vi mette in mano altrettanti monili affinché possiate darli a loro. Spiazzati da tanta generosità, accettate i monili e nel frattempo l’uomo vi spiega che anche lui ha bambini, che vivono lontano nel suo paese, e ai quali manda i soldi necessari per sopravvivere. A quel punto vi chiede se volete dargli qualche soldo da mandare ai suoi bambini. La richiesta vi mette in imbarazzo, di solito non cedete alle richiesta di elemosina ma quel tipo è stato così gentile e cortese e vi sentite quasi obbligati a dargli qualche spicciolo, ma quando tirate fuori le monetine l’uomo vi dice che può spedire solo banconote. E improvvisamente vi rendete conto che l’interlocutore non è poi quella persona così innocua che vi era parsa pochi minuti prima, il suo sguardo si è fatto molto serio e il tono di voce è duro, e realizzate che vi trovate in una strada isolata e deserta. Sganciate una o due banconote dal vostro portafogli e – se vi va bene – l’uomo si allontana senza aggiungere altro. Inutile denunciarlo: l’uomo non vi ha mai rivolto alcuna minaccia e il fatto che vi siate sentiti intimiditi è una sensazione soggettiva che lascia il tempo che trova.

fonte:http://www.giornalettismo.com/archives/60801/occhio-alle-truffe/