martedì 18 novembre 2008

Riscuotevano alle Poste le truffe su e-bay

Due rumeni bloccati in via Marradi
Sequestrati bonifici per 8mila euro
LIVORNO. Riscuotevano alle poste livornesi i soldi delle truffe su e-bay, false vendite di telefoni cellulari, consolle e altro materiale elettronico, ma sono stati colti sul fatto dagli uomini della polizia postale che hanno sequestrato loro soldi, cellulari e una ventina di bonifici telematici pronti per essere incassati: un giochetto che alla fine avrebbe reso ben 8mila euro. A finire nella rete degli uomini guidati dall’ispettore Massimo Montuori due giovani rumeni, uno di 25 anni, l’altro di 23, che sono stati sorpresi dalla polizia all’ufficio postale di via Marradi.
Gli agenti sono stati chiamati dal direttore della succursale, che trovandosi di fronte ad un cittadino straniero che richiedeva i soldi di un account di chiara origine italiana, si è insospettito e, come raccomandato dalla polizia postale, ha dato l’allarme. Si è cosi scoperto che i due rumeni erano gli addetti alla riscossione di una banda di truffatori che era riuscita ad inserirsi su E-Bay utilizzando i veri nomi e le garanzie di venditori italiani, ma riuscendo a dirottare i pagamenti dei vaglia on line sul nome di un cittadino rumeno, il venticinquenne C.S., residente in Romania, incensurato, che era incaricato di riscuoterle insieme al suo compare, D.S., 23 anni residente a Salsomaggiore, con precendenti per truffa. Quest’ultimo dall’esterno dell’ufficio, riceveva via sms dai complici le parole chiave per ricuotere i bonifici e le passava al complice all’interno. I due, in cambio della riscossione, avrebbero avuto una percentuale sui soldi che poi avrebbero consegnato ai capi della banda.
I fatti si sono svolti la mattina di martedì 11, quando i due si sono presentati all’ufficio postale. C.S. è entrato dentro ed ha cercato di farsi pagare tre vaglia on line, due dalla Sicilia, l’altro da Milano, ognuno da 300 euro. Non appena il rumeno ha riscosso i soldi, è stato bloccato dagli agenti insieme al suo complice. I due, che non hanno opposto la minima resistenza, hanno ammesso le loro responsabilità e hanno spiegato come funzionava il giochetto: i soldi delle false vendite, apparecchi eletronici offerti a prezzi stracciati su E-bay, venivano dirottati indicando come beneficiario del bonifico il nome di C.S., che si presentava alle poste col suo passaporto e li riscuoteva.
Addosso ai due sono stati trovati altri diciassette bonifici, tutti quanti col nome di C.S. come beneficiario, provenienti un po’ da tutta Italia: tutti erano stati versati da acquirenti che si erano illusi di comprare a prezzi stracciati consolle di play station, cellulari e altri apparecchi elettronici. Il tutto avrebbe fruttato alla fine circa 8mila euro. I due sono stati denunciati per truffa.
Un’altra denuncia. Da segnalare poi che la Polpost ha denunciato anche un venticinquenne, residente a Sarno, in provincia di Salerno, che nei mesi scorsi aveva truffato un ingegnere livornese cui aveva venduto su e-bay un piumino Monclair per 176 euro e non lo aveva mai consegnato. Il salernitano per riscuotere aveva indicato il nome di una persona cui aveva sottratto la carta di identità falsificando poi la foto, ma proprio dalla foto è stato riconosciuto dalla polizia, e poi denunciato per truffa.
fonte:espresso.repubblica.it