sabato 6 dicembre 2008

ANZIANI RAGGIRATI DA PERSONE DAI MODI GENTILI:

"Mi scusi, le rubo la pensione"
(l.m.)

Colpiscono sempre le stesse persone: quelle che si fidano, quelle gentili che si fermano ad aiutare lo sconosciuto a cui cadono per strada i fogli o le monetine dalla tasca. Colpiscono sempre gli anziani soli, anche ultra ottantenni che hanno appena ritirato la pensione e magari col bastone o il fiato che non viene stanno tornando verso casa. Tre truffe in due giorni a Firenze. Raggiri che sembrano fotocopiati. L´ultimo l´altro pomeriggio, quando nella zona di piazza Santa Croce una donna di 85 anni aveva appena ritirato 4.600 euro, la sua pensione, quella del marito e di una nipote, dallo sportello delle Poste in via Pietrapiana. Si è allontanata e un signore non alto, ben vestito, che camminava accanto a lei, ha lasciato cadere diverse buste di carta sul marciapiede. La donna si è fermata e l´ha aiutato a raccoglierle, ma ha appoggiato la borsetta con dentro il portafoglio e i soldi. Un attimo più tardi, lo sconosciuto con le buste era già sparito senza nemmeno un grazie, ma con il portafoglio e i 4.600 euro delle pensioni al seguito.
Il giorno precedente un caso analogo a Scandicci e in via Cardinal Latino: lì una pensionata di 71 anni aveva appena preso allo sportello la minima e la tredicesima. Non si è accorta che qualcuno la seguiva. Questo qualcuno è arrivato fino alla sua casa, è entrato con lei nel portone del condominio ed è salito per un po´ sulle scale. Poi ha lasciato cadere dalla tasca delle monetine e la pensionata che è di un altro tempo e di un´altra educazione si è fermata per aiutare lo sconosciuto a raccoglierle. Non era alto, era una persona dai modi distinti e ben vestita, età approssimativa, quarant´anni. E´ scomparso pochi attimi dopo, senza ringraziare. Le pensionata è tornata a casa e ha cercato la busta con i soldi che aveva messo in borsa. Non li ha trovati. Ha controllato meglio, ha rovesciato tutto. La busta era sparita e allora ha capito di essere stata truffata. Ha chiamato con il cuore a mille il 113, è arrivata una volante, ha ascoltato il suo racconto, ha cercato in zona senza trovare niente.
Per limitare i raggiri agli anziani il questore Francesco Tagliante ha varato l´estate scorsa un piano. Diversi poliziotti sono andati nei centri sociali a informare i pensionati sulle varie tecniche di raggiro. Gli investigatori della squadra mobile hanno realizzato anche una mappatura con i luoghi in cui più di frequente si sono registrate truffe ed è stato creato un gruppo di lavoro coordinato da Alessandro Ausenda, della mobile. E´ stato realizzato anche un profilo tipo delle vittime attraverso le indicazioni fornite dalla polizia scientifica. E´ stata compilata una mappatura per controllare dove risiedono la maggior parte degli anziani: soltanto a Firenze ci sono 16.200 ultra settanta cinquenni (la maggior parte residenti nei quartieri 2 e 5). Da gennaio a settembre sono state, secondo i dati forniti dalla polizia, «135 gli episodi criminosi, fra truffe e furti con raggiro commessi in genere la mattina tra le 9,30 e le 12,30» suonando direttamente il campanello e facendosi aprire le porte delle case. Esattori del gas, funzionari del Comune, della Asl, dell´Enel, tecnici del telefono, oppure gente che deve consegnare un pacco al vicino, qualcuno che è rimasto chiuso fuori di casa, qualcuno che deve fare una consegna urgente: il campionario delle scuse usate dai truffatori per infilarsi negli appartamenti degli anziani (spesso pensionati che vivono soli) è molto ampio e fantasioso. La polizia in questi mesi ha, secondo quanto si legge in un comunicato, intensificato il pattugliamento dei quartieri dove si sono circoli di ritrovo dei pensionati e i controlli nelle fasce orarie dei luoghi solitamente frequentati dagli anziani (supermercati, sportelli bancari, postali, della Asl). Incontri per sensibilizzare i responsabili dei vari servizi sul territorio al problema della tutela degli anziani sono state organizzate nelle scorse settimane. Ma a ridosso del Natale le truffe si ripresentano, non resta che tenere alta l´attenzione o trovare dei volontari per accompagnare gli anziani in banca o in posta.
fonte:espresso.repubblica.it