giovedì 26 febbraio 2009
AFFARI DI PIAZZA
di Felice Graziani, promotore finanziario
Quando le perdite in borsa diventano consistenti ed i titoli di stato sfiorano l’uno per cento di rendimento, le vie d’uscita sembrano precluse ed allora c’è sempre l’amico dell’amico che ci prospetta l’eldorado e la voglia di crederci è talmente tanta da provarci…
All’inizio con piccole cifre, poi una volta sperimentato il giochetto, con cifre sempre più sostanziose. L’amico dell’amico il più delle volte è un truffatore perchè trarre profitti sempre e comunque indipendentemente dall’andamento dei mercati è impossibile. Ma questa sirena ci attrae più di tutte e, ci fa accarezzare l’idea di rifarci delle perdite in poco tempo ed addirittura riportare il segno più davanti ai nostri investimenti in modo stabile senza rischi e con rendimenti a doppie cifre.
Qualche mese fa, chiedendo lumi su un’operazione a dir poco sospetta, l’amico dell’amico mi disse testualmente : “il rendimento annuo è del 40 per cento” e vedendo la mia faccia abbastanza sorpresa aggiunse con tono di giustificazione “..ma nelle tue tasche arriva solo la metà, l’altra è per il gestore”.
Sembra assurdo,ma alla luce dei fatti internazionali e memori di una enorme truffa perpetrata dalle nostre parti una ventina d’anni fa, non tanto impossibili.
La truffa di cui parlo è la tristemente nota come “Labrador”, nome esotico ed affascinante. Alle centinaia di risparmiatori, con il più classico sistema della catena del santo, venivano corrisposti interessi mensili a due cifre. Ad un certo punto il sistema si inceppò e i capi della banda scomparvero.
Allora eccovi elencate alcune semplici regole da seguire:
La raccolta al di fuori degli sportelli bancari è affidata ai Promotori Finanziari che come tali sono iscritti ad un albo consultabile on line al sito http://www.consob.it (commissione nazionale per le società e la borsa).In Italia sono oltre 20.000 ed offrono un costante e professionale impegno nei confronti dei risparmiatori.
E’ fatto divieto a tali soggetti di prendere denaro in contanti ma solo attraverso assegni non trasferibili intestati al soggetto collocatore.
E’ importante farsi rilasciare sempre copia dei contratti con ben evidente la somma versata ed le coordinate del mezzo di pagamento.
Infine, verificare la rispondenza con gli estratti conto inviati dalle aziende di credito periodicamente.
Queste semplici precauzioni sono importanti e necessarie per evitare spiacevoli conseguenze.
Il risk free si attesta attualmente al 1,2% per durate di un anno (BOT) e al 3 % per durate di 5 anni (BTP).
Se qualcuno vi offre rendimenti sicuri a due cifre e pretende per le operazioni denaro contante non esitate a chiamare la Guardia di Finanza al 117 e denunciare il fatto.
affaridipiazza@marsicanews.it
fonte:www.marsicanews.it