sabato 26 marzo 2011

Rimini - Confessa la maxi truffa a Striscia

Un promotore finanziario di Fineco Bank avrebbe raggirato anziani impossessandosi di circa 2 milioni e mezzo di euro.
Il Codacons ha raccolto le segnalazioni dei cittadini

Lo hanno smascherato le telecamere di “Striscia la notizia” con la collaborazione dell’associazione dei consumatori Codacons. Ma dei quattrini di cui si era impossessato in questi mesi, secondo una stima approssimativa almeno due milioni e mezzo di euro, non s’è vista traccia. L’uomo, un promotore finanziario riminese di Fineco Bank di circa 40 anni, operava con il denaro dei propri clienti all’insaputa
degli stessi. Vittime ignari clienti di Fineco Bank, tutti anziani tra i 70 e i 90 anni, che si sono visti ripulire il conto, chi di 40mila euro chi di 50mila euro.

Agli anziani il promotore faceva sottoscrivere dei contratti di apertura di operatività on line per mezzo di codici segreti che sarebbero arrivati loro a casa in busta chiusa. In realtà queste persone, che nutrivano un forte rapporto di fiducia nei confronti del promotore finanziario, non si rendevano conto di cosa stessero firmando, non avendo alcun bisogno e alcuna utilità dalla possibilità di poter operare on line. Molti di loro non sapevano neppure come si accendesse un computer. Le truffe sono iniziate nel 2007 quando il promotore eseguiva alcuni investimenti all’insaputa dei propri clienti su titoli azionari che subivano forti perdite nell’arco di brevissimo tempo e, per nascondere questa situazione di cui era responsabile, aveva iniziato a prelevare danaro dal conto di altri suoi clienti versandolo sul conto di altri malcapitati per far credere che le cedole venissero regolarmente pagate e così evitare di insospettirli sulle perdite di capitale che si erano verificate.

Solo prima di Natale del 2010, vista l’impossibilità di continuare a nascondere le forti perdite che ormai coinvolgevano una cinquantina di clienti Fineco Bank, il promotore aveva cominciato ad ammettere di aver approfittato della loro fiducia.

A quel punto è scattata l’azione di Codacons in collaborazione con Striscia la notizia. L’inviato Moreno Morello ha preparato un agguato al promotore predisponendo una stanza con le telecamere nascoste nella casa di due clienti novantenni e registrato la confessione.

In base al racconto fatto dallo stesso promotore della situazione era stata informata già da tempo la banca che però non ha fatto nulla per porre rimedio alla situazione. La banca avrebbe assunto un atteggiamento di disinteresse lasciando il promotore libero di compiere altri danni. Nella registrazione di “Striscia” il promotore avrebbe confessato al capo area e alla direzione milanese della banca “il macello” che aveva commesso. La banca si è limitata a revocargli il mandato sul finire dello scorso dicembre senza preoccuparsi di contattare i clienti.

Per Codacons è stata un’impresa smascherare il promotore, condizione importante nell’eventualità di un riconoscimento delle sue responsabilità. In questi casi infatti, la banca si limita a dire che le operazioni on line sono avvenute senza il suo consenso e solitamente gli istituti di credito si difendono affermando che i codici per operare vengono consegnati ai clienti in busta chiusa e che ad effettuare gli investimenti all’insaputa del cliente sarà stato qualche parente più giovane in grado di usare il computer. I danneggiati sarebbero una cinquantina su un totale di 400 clienti. Codacons chiede a Fineco di aprire subito un tavolo di conciliazione per rimborsare e risarcire i clienti truffati, senza costringerli ad attivare un’azione giudiziale. L’associazione dei consumatori auspica inoltre che anche la Procura, a cui ha inviato un esposto denuncia, apra un fascicolo per appurare i contorni della vicenda, preannunciando che in caso di processo si costituirà parte civile.

fonte:http://www.romagnanoi.it/News/Romagna/Rimini/Cronaca/articoli/280284/Confessa-la-maxi-truffa-a-Striscia.asp