martedì 19 agosto 2008

Conti on line, i consigli dell'Abi contro le intrusioni


Al computer
Al computer

Sono 12 milioni i conti abilitati ad operare via internet, e di questi 8 milioni sono utilizzati frequentemente. Con il boom dell'home banking, pero', aumentano anche le truffe telematiche, con furti di password e codici segreti (il famigerato "phishing").

Proprio per affrontare il problema e incoraggiare i clienti ad accedere ai servizi via internet, l'Abi (Associazione bancaria italiana) ha promosso un vademecum con consigli pratici per tutelare i clienti di fronte alle truffe.

I consigli di Palazzo Altieri contro il phishing cominciano dalla difesa del computer da sguardi indiscreti. Si tratta di mantenere aggiornati i software di protezione (antivirus e antispyware), effettuando scansioni periodiche; di aggiornare costantemente il sistema operativo usando soltanto patches ufficiali; proteggere il traffico in entrata e in uscita dal tuo computer con programmi di filtraggio dei dati (firewall).

Il vademecum prevede anche un'attenzione specifica all'installazione dei programmi, alla loro
provenienza e alla loro improvvisa modifica, che spesso indica un'infiltrazione molesta. E soprattutto la verifica dell'autenticita' della connessione con la banca.

Ma per evitare le trappole del phishing quando vengono a cercarti bisogna anche diffidare di qualunque richiesta di dati personali, specie se relativi a carte di pagamento o chiavi di accesso. Anche controllare regolarmente le movimentazioni del conto corrente aiuta, cosi' come e' bene evitare qualsiasi messaggio che inviti a scaricare programmi o documenti sconosciuti.

Per finire, l'Abi sottolinea l'importanza di controllare eventuali anomalie rispetto alle abituali modalita' di inserimento dei dati personali sul sito di home banking. D'altronde, Internet e' un po' come il mondo reale: come nessuno darebbe a uno sconosciuto il codice pin del bancomat, allo stesso modo non vanno forniti i dati personali senza essere sicuri dell'identita' di chi li sta chiedendo.