venerdì 23 gennaio 2009

Sottratti i dati su milioni di carte di credito




Grazie all'inserimento di alcune stringhe di codice malevolo nei sistemi di uno dei più grandi gestori statunitensi per i pagamenti elettronici, sono stati sottratti i dati su milioni di carte di credito e di debito negli Stati Uniti

I dati di decine di milioni di carte di credito sono stati sottratti dai database di Heartland Payment Systems, uno dei principali gestori delle transazioni con denaro elettronico negli Stati Uniti. A rivelarlo è stata la stessa società nella giornata di martedì, lanciando non poche incertezze sulla tenuta del sistema per i pagamenti con carte di credito e di debito negli States. La diffusione dei dati in possesso di Heartland sembra configurarsi come la più grande falla fino ad ora registrata nel delicato comparto dei pagamenti elettronici.

Tra le aziende coinvolte ci sono Abaca e Return Path . La prima si occuperà di fornire la sua tecnologia al fine di identificare e bloccare i tentativi di phishing e di spam, facendo in modo che non finiscano nelle caselle di Yahoo Mail. La seconda azienda, Return Path, svilupperà invece un sistema che consentirà ai gestori di mailing list legali di essere informati quando un utente di Yahoo Mail tagga i loro messaggi come spam, al fine di apportare i correttivi necessari alla buona riuscita delle loro operazioni di marketing.
Per quanto riguarda i progetti open source, Yahoo sta sviluppando un progetto dedicato all'intercettazione dello spam con l'aiuto di alcune università americane. In sostanza si sta progettando un "supercomputer", realizzato mettendo in rete un gran numero di personal computer, che abbia la capacità di distinguere le mail di spam dagli altri messaggi. Lo sviluppo di questo supercomputer fa parte di Hadoop, il progetto open source creato da Yahoo.
Il responsabile delle politiche antispam di Yahoo, Mark Risher, ha dichiarato su un blog aziendale che «i malintenzionati sono continuamente alla ricerca di nuove truffe per racimolare quattrini, ma dall'altra parte c'è sempre un enorme impegno per rendere più sicura la navigazione online».
di: Emanuele Menietti 

fonte:webnews.it