martedì 24 febbraio 2009

Truffa alla nigeriana, 300.000 dollari spillati per amore



"Ma chi vuoi che ci caschi?" Lo dicono tutti, fino a quando ci cascano loro

La truffa alla nigeriana è un classico di Internet, ma non cessa mai di funzionare e di mietere vittime nonostante sia, vista da fuori, una trappola fin troppo evidente. Eppure quando ci si è coinvolti personalmente la si vive in modo completamente diverso.

Ne è un esempio recente la vicenda di un gruppo di donne di Edmonton, in Canada, segnalata da un quotidiano locale, l'Edmonton Sun. I truffatori usano i dati personali pubblicati dagli utenti su siti di social networking come Myspace, Facebook e simili (specialmente quelli dedicati alla ricerca di partner sentimentali) per selezionare le vittime potenziali: in questo caso, donne divorziate non più giovanissime.

Dopo la selezione, i truffatori trascorrono mesi a chattare e a scambiare mail di corrispondenza amorosa con la vittima, spacciandosi per uomini d'affari più giovani in viaggio per il mondo con frequenti tappe in Nigeria (dove in realtà risiedono). Promettono di venire a trovare il loro "partner" e di sposarlo e creano una vera e propria dipendenza emotiva, come racconta efficacemente una delle vittime canadesi:

"Non vedi l'ora di tornare a casa dal lavoro per scambiare messaggi con loro... non sono come un partner nella vita reale: loro sono sempre lì a disposizione, e dicono sempre cose positive. Mai niente di brutto. E' quello che vogliono sentirsi dire tutti".

Una volta che hanno incastrato sentimentalmente la propria vittima, questi criminali procedono implacabilmente al passo successivo: scrivono dicendo di avere improvvisamente bisogno di soldi perché sono intrappolati in Nigeria o per via di un'emergenza medica o di un problema con l'acquisto dei biglietti aerei. E la vittima, anche se messa in guardia dagli amici, abbocca.

"Ho avuto tantissimi amici che mi hanno detto 'Non mandare soldi', ma ami quella persona e le credi e non ti vuoi fermare.... pensi di essere più furba dei delinquenti, ma non lo sei: può capitare a chiunque".

Viste da dentro, insomma, queste truffe sono molto meno evidenti di quel che potreste pensare, perché giocano tutto sui sentimenti e le emozioni. Tutti pensano "tanto a me non capita": e invece capita eccome. Oltretutto, le speranze di recuperare il maltolto sono sostanzialmente nulle, e i truffatori sono incentivati a tessere trame sentimentali lunghe, complesse e persuasive da questa loro impunità e dai guadagni ingenti che ne traggono. Le signore di Edmonton, stando al Sun, hanno dato loro in tutto circa 300.000 dollari canadesi (190.000 euro; 280.000 franchi svizzeri).
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fonte:attivissimo.blogspot.com