mercoledì 18 agosto 2010

PREZZI FINO A +400% DA CANTINA A BAR “RICARICHI ASSURDI”.

Occhio alle truffe sui prezzi del vino: in alcuni bar o ristoranti, un bicchiere della bevanda può costare anche il 400% in più sul costo reale di una bottiglia in cantina. L’allarme arriva da Assoenologi che definisce “assurdi” i ricarichi sul prezzo del vino. “Un bicchiere di vino può arrivare a costare, al ristorante, anche cinque volte in piu' di quello che viene pagato in cantina e nel periodo estivo, ricco di manifestazioni enogastronomiche in tutto il Paese, è necessario prestare attenzione alle “bufale”, che possono far arrivare a pagare un calice di vino come un’intera bottiglia”.

E’ la denuncia, lanciata dal direttore generale di Assoenologi, l’organizzazione nazionale di categoria dei tecnici vitivinicoli, Giuseppe Martelli, che sottolinea come “il vino all’ingrosso, nella campagna 2009, ha spuntato prezzi da acqua minerale”.

Nel 2009 l’abbattimento dei prezzi delle uve all’ingrosso è stato tra il 20 e il 40% sul 2008. Da ricordare poi che, secondo le rilevazioni Istat, i consumi alimentari delle famiglie italiane sono calati (il 35,6% ha dichiarato di aver ridotto nel 2009 la quantità e/o la qualità dei prodotti alimentari acquistati sul 2008, tra cui il vino). “E’ assurdo - rileva Martelli - che in alcune realtà, un bicchiere di vino venga venduto a 6/8 euro al calice”.

Una bottiglia di vino a Denominazione di origine controllata - dice, come esempio, Assoenologi - viene venduta in cantina all’ingrosso mediamente intorno ai 6 euro. Da una bottiglia si ricavano mediamente almeno 4 calici, che venduti a 6-8 euro portano un ricavo di 24-32 euro, “pari a circa il 400% in più”, fa notare l’associazione.

Le cose vanno ancora peggio se si considera una bottiglia di vino a Indicazione Geografica Tipica che viene commercializzata in cantina all’ingrosso, mediamente tra i 3 ed i 4 euro. “Considerando il prezzo del bicchiere (6-8 euro) si può finire a pagare un bicchiere quasi come due intere bottiglie di vino”, fa notare Martelli.

fonte:http://www.winenews.it/index.php?c=detail&id=20160&dc=15&bn=1