venerdì 29 aprile 2011

I POVERI stipendi dei Parlamentari italiani

Mentre noi NORMALI cittadini stentiamo ad arrivare alla fine del mese, i nostri eroici parlamentari ci dicono continuamente che la crisi economica è lontana, è già passata, o non ci ha nemmeno interessato. E ci credo che per costoro non c’è crisi, a guardare i floridi stipendi che percepiscono. Iniziamo precisando che alcuni dati dei loro poveri emolumenti , si possono rivenire sul sito della Camera dei deputati, seppur  non sono completi e , a volte, appaiono troppo poco limpidi nelle descrizioni. Cerchiamo allora di farne una sintesi più chiara e esaustiva possibile per capire in che affamate condizioni versano gli spogli politici italici.

Ciò che chiamano indennità, ovvero lo striminzito stipendio netto, esentasse, al mese ammonta solamente a poco meno di 20.000,00 €, totale che si raggiunge dall’ addizione di varie voci, tra cui: INDENNITA’ di carica: 5.486,58 €; DIARIA: 4.003,11 €, che sarebbe il
rimborso spese per la presenza a Roma, e poi badate bene, si cita un rimborso spese inerenti il rapporto eletto-elettore: 4.190,00 €.

Dato poi che hanno sempre con sé quintali di documenti scritti: leggi, decreti frutto di sudati lavori personali, non possono sostenere l’immane peso da soli, considerando anche la decrepita età, urgono perciò di 4.030,00 € di portaborse al mese, sovente parenti o amici. Addirittura, udite udite, sono stati acclarati casi in cui coppie di parlamentari compari che fanno? Si nominano come portaborse la moglie dell’altro; attenzione però, le dolci donne  non affaticano le schiene, in quanto intascano i soldi investendoli nel pazzo shopping romano, senza neppure espletare la pesante attività.

Non ci dimentichiamo inoltre, che tali INFATICABILI lavoratori, abbisognano di un tetto sotto cui riparare i propri preziosi corpi, e dar lavoro a disoccupate donzelle e trans, e allora 2.900,00 € al mese di rimborso spese affitto, che poi, per non fare ingiustizie, è una cifra riconosciuta pure ai parlamentari, già residenti a Roma, e non solo a quelli che giungono da lontane città. Si tenga comunque conto, che di solito, si vedono COSTRETTI a stazionare in capitale solamente per un paio di giorni a settimana, arrivando il martedì sera e ripartendo il giovedì pomeriggio, come alcuni hanno ammesso.

Gli INVINCIBILI, per i servigi offerti alla patria, dopo 5 anni seduti sugli scottanti banchi, hanno diritto a una pensione vitalizia, badate bene irrisoria, ammontando a poco meno di 3.000,00€ al mese, che si affianca all’eventuale pensione derivante dall’ abituale diversa attività lavorativa svolta. E la situazione è peggiorata, visto che fino a poco tempo fa, tale pensione si recepiva dopo soli due anni e mezzo di mandato, mentre ogni non inquisito lavoratore, ricurva la schiena per 35 anni, ritrovandosi quatto soldi di pensione.

E se poi tu, repubblicano cittadino, ritieni che di volta in volta a causa dell’improduttività parlamentare si debba andare ad elezioni anticipate, non c’è problema, tanto il suddetto vitalizio se lo sono assicurato e in più, ogni nuovo candidato parlamentare si vedrà riconosciuti € 103.000,00 di rimborso per le spese elettorali. Pochi no, per tappezzare le nostre tristi città con le sorridenti facce politiche?

Ora però, è giunto il momento di fare un breve elenco, di alcuni servizi di cui i vecchi indigenti, per fortuna loro, godono GRATIS: alcune fonti citano innanzitutto il telefono cellulare, ma tale notizia viene espressamente smentita dal sito della Camera dei deputati, ove però si riporta la voce: € 3.098,74 annui per le spese telefoniche, il pc dell’ufficio, e poi una serie di tessere per l’accesso gratuito presso: teatri, cinemi, palestre, piscine.

Rammentiamo poi che sti POVERACCI, vengono scarrozzati qua e là con un’autoblu e autista annesso. Ciò non basta, e allora è altresì gratuito il trasporto con bus, metropolitane, treni, aerei nazionali, navi e traghetti.
Come logico, non pagano nemmeno la circolazione autostradale.

E se a causa dell’eccessivo lavoro dovessero danneggiare la propria salute? Soluzione trovata:  gratis cliniche e medicinali, e siccome la maggior parte, leggendo molto non ci vede tanto bene, si è voluto l’immancabile rimborso per l’acquisto degli occhiali da vista.

Non si sottovaluti ancora, che si sacrificano per noi facendo un lavoro PERICOLOSO, perciò si è partorita un’assicurazione contro gli infortuni e la morte, loro, non del Paese s’intenda.

È poi utile, per mantenere alto il vessillo italiano all’estero, che conoscano le lingue straniere, e così si giustificano le spese che sosteniamo per sottoporli a feconde lezioni di lingue.
Dato inoltre che non conoscono nemmeno i frutti raggiunti con il LAVORO che esplicano, apprendono tali notizie dai giornali ricevuti giornalmente  senza pagare un centesimo che, tra l’altro, non avendo tempo, leggono in aula come si constata visionando le dirette televisive dalle Camere.

Or dunque, i MAGNIFICI vanno nutriti per non deperire, quindi ristorante gratis, seppur a sentir loro pagano circa 18,00 € a pasto, cifra comunque irrisoria.

Per chi non avesse ancora chiaro in che indigenti situazioni costoro versino, cerchiamo di rappresentare la situazione degli altri parlamentari europei, riportandone i compensi annui netti in euro.
-         ITALIA             144.084,36
-         GERMANIA       84.108,00
-         INGHILTERRA  81.600,00
-         FRANCIA           62.779,00
-         SPAGNA             35.051,00
Per una media, Italia esclusa di 65.884,50€, dunque i nostrani guadagnano più del doppio.

Per chi non lo sapesse ancora, facciamo presente che gli ex presidenti della Repubblica, della Camera dei deputati e del Senato, hanno a disposizione, a vita, un ufficio a Roma, con autista e mezzo di locomozione annesso. E indovinate chi paga tutto questo? NOI!!!

Fa poi ridere un tragico episodio, poiché un paio di anni or sono, un deputato incitò in aula i colleghi a lamentarsi, versando in una condizione peggiore rispetto ai senatori: questi ultimi infatti, oltre a intascare uno stipendio superiore di circa 700,00 € al mese, viaggiano, a detta degli altri, in aerei business class, mentre i primi in economy, ed inoltre i senatori si ingozzano con i manicaretti di un servizio ristorante più gustoso dei maltrattati deputati.
Di codesti argomenti si discute in Parlamento, e non di un’Italia vicino al precipizio. Per quanti dovessero dubitare della veridicità dell’episodio esposto, l’invito è a visionare il video in internet.

Aggiungiamo un altro succoso aneddoto: nel 2008 i novelli Lupin, hanno deliberato all’unanimità un incremento mensile dei magri stipendi parlamentari di 1.135,00€, passato sottovoce.

Dopo aver versato una valle di lacrime leggendo tali SCANDALOSI dati, e invitandovi a ribellarvi, arriviamo alla proposta di NOSTRA ITALIA NUOVA. Partiamo  dalla vitale riduzione del numero dei parlamentari, visto che se ne contano 945, cui vanno aggiunti  i 7 arzilli senatori a vita.

Vogliamo sconfiggere l’attuale interpretazione che si dà dell’art. 69 della Costituzione, recitante: “i membri del Parlamento ricevono un’indennità stabilita dalla legge”. La preoccupazione della salvaguardia dell’indipendenza dei parlamentari ha spinto il costituente a provvedere la corresponsione a lor favore di un’indennità, che ne garantisce la sicurezza economica, mettendoli a riparo da pressioni, ricatti e…tentazioni.
Si è andati però oltre le previsioni, creando una classe élitaria, con gente che entra in politica spinta solo dalla bramosia d’arricchirsi, disinteressandosi completamente della risoluzione degli italici problemi.

Sui giornali e nelle arene televisive, non abbiamo mai udito parlamentari scontrarsi sull’abbassamento degli stipendi che sono COSTRETTI a percepire.

Noi di NOSTRA ITALIA NUOVA, riteniamo che la politica vada riportata al suo nobile ruolo di risolutrice di annose questioni, e codesto rifiorente obiettivo si può perseguire solo eliminando la visione del guadagno economico.

La proposta è allora tanto semplice quanto lapidaria: fissazione dell’indennità mensile a 14.000,00 euro, come un normale manager, e di eliminazione di tutti i benefit e dei servizi di cui usufruiscono gratuitamente, barbiere compreso.

Si devono pagare tutto come ogni NORMALE lavoratore fa, partendo da quella che dovrà essere una mensa d’azienda.  Eliminazione di portaborse e rimborso spese alloggio.

Solo così RISORGERA’ la limpidezza della politica, cui si dedicherà solo chi è realmente interessato a perseguire il bene comune, e non il proprio.

Idea semplice, ma formula vincente pensiamo, aspettando vostre osservazioni, consigli, critiche e soprattutto sostegno.

Nostra Italia Nostra
Michele Labriola

fonte:http://www.facebook.com/n/?home.php&sk=group_139647219428968&view=doc&id=148421085218248&mid=3ccdd8bG40c7c4dfG1a1a2d0G96&bcode=2ZJm3&n_m=solomio2001%40fastwebnet.it