giovedì 8 settembre 2011

I rischi del web: falsi ricercatori tentano di truffare un b&b del centro

Ci hanno provato con una prenotazione di dieci notti per tre persone e una richiesta di pagamento anticipato con l'invio di un assegno da 10mila euro. Ma come difendersi dalle frodi informatiche?

Apparentemente una prenotazione come tante. Dieci notti per tre persone per la fine di agosto. Ma a seguito della conferma della disponibilità un bizzarro tentativo di frode, la proposta di un pagamento inusuale. Questo il racconto del titolare di un bed & breakfast del centro storico, che ora farà ricorso alle vie legali. "Il testo della mail ricevuta - racconta l'esercente - era in inglese. Mi ha stupito la lunghezza della mail e il fatto che si precisasse che si trattava di ricercatori inglesi. Ho capito dopo, una volta data la conferma della disponibilità, che quello del ricercatore non era altro che un espediente. Dicendo di essere dipendenti del National Institute, teneva a sottolineare che le loro spese sarebbero state a carico dell'istituto.

Nella mail successiva, ha richiesto un pagamento anticipato con l'invio di un assegno da 10 mila euro fornito dall'istituto. Io avrei dovuto detrarre l'importo dell'alloggio e poi versare la differenza presso un conto di cui loro avrebbero fornito i dettagli in seguito. A quel punto era evidente che si trattasse di una truffa, ma all'inizio era mascherata molto bene, c'erano tutti i dati, con tanto di numero di telefono e indirizzo del presunto professore. E' per questo che ho avuto difficoltà a capire nell'immediato che si trattava di una fregatura".

Stizzito e risentito, il titolare afferma di averci rimesso altri clienti, non avendo accettato richieste ricevute successivamente, nella convinzione iniziale che si trattasse di una prenotazione come le altre. "E' importante che se ne parli, bisogna tutelarci a vicenda, soprattutto in una realtà come Parma, dove noi cerchiamo di essere un'alternativa agli hotel, con l'arrivo di tanti turisti in autunno, in particolare dall'estero".

Cosa fare per difendersi in questi casi?
Un consiglio in merito arriva da Filippo Greci, presidente del Movimento Nuovi Consumatori: "E' quasi impossibile individuare gli autori della tentata truffa anche facendo una denuncia alla Polizia Postale perchè, nella maggior parte dei casi, si tratta di mail mandate da truffatori con server in Argentina. Questo richiederebbe rogatorie internazionali, erogate solo in casi di terrorismo o di gravità simile, anche perchè particolarmente costose. Ci arrivano molte segnalazioni di phishing, la cosa importante è non rispondere per non fornire ulteriori dati significativi.

Il primo passo da fare in questi casi è contattare direttamente l'organismo evidenziato nel testo della mail ricevuta, per avere conferma di quanto dichiarato nella richiesta. I tentativi di truffa sul web sono continui, tempo fa ne abbiamo smascherato uno su facebook, si trattava di una fasulla associazione onlus che millantava una raccolta fondi per persone bisognose. L'unica arma davvero efficace è l'informazione, è necessario parlarne e tener viva l'attenzione sui pericoli in agguato via web".“

fonte: http://www.parmatoday.it/cronaca/falsi-ricercatori-tentano-truffa-bed-breakfast.html
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