mercoledì 22 febbraio 2012

CON FALSE IDENTITA' TRUFFAVA IN INTERNET

Usava falsi profili web per ricattare 20enne: arrestato

Ieri sera, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Sorrento”, hanno arrestato un 27enne di Piano di Sorrento, in quanto responsabile dei reati di atti persecutori, tentata violenza privata, violenza sessuale e sostituzione di persona ai danni di una sua concittadina 20enne.

Nei giorni scorsi, la donna si era recata presso il Commissariato di Sorrento ed aveva sporto denuncia a carico di un uomo di cui non conosceva l’identità, con il quale aveva intrattenuto per alcuni mesi una relazione online sviluppata, anche intimamente, attraverso l’utilizzo di una webcam. L’uomo era però noto alla denunciante solo con il nome utilizzato sul profilo web, successivamente risultato di fantasia e attraverso le
numerose fotografie inviatele. Le immagini ritraevano però un avvenente giovane che l’aveva però affascinata ma che non corrispondeva al 27enne.

La denunciante aveva inoltre dichiarato, di aver avuto l’occasione di incontrare l’individuo di persona nei giorni precedenti e di aver verificato che nella realtà si trattava di una persona diversa da quella raffigurata nelle fotografie inviatele in chat e di aver pertanto subito manifestato la propria intenzione di interrompere la relazione. Il 27enne a questo punto, le aveva minacciato che avrebbe diffuso delle immagini che la riprendevano in pose erotiche, qualora non avesse ottemperato alla richiesta di instaurare una stabile relazione affettiva e sessuale. Da quel giorno l’uomo aveva iniziato con insistenza ad inviare messaggi e tempestare di telefonate la ragazza, sino a costringerla a cambiare numero di utenza telefonica. Le sue richieste ossessive l’avevano costretta a non uscire più di casa per evitare di incontrarlo.

Essendo rimasta gravemente turbata per quanto stava accadendo e non avendo intenzione di cedere al ricatto rivoltole dall’uomo, la ragazza aveva confidato, sempre attraverso chat, ad alcuni altri amici conosciuti e frequentati esclusivamente per via telematica, la propria intenzione di rivolgersi alla Polizia per sottrarsi alle angherie e per consentire l’identificazione dell’autore del suo persecutore. Da questi amici della comunità web aveva però ricevuto numerosi consigli, tutti orientati nel senso di indurla a più miti iniziative, e comunque, a soprassedere dalla specifica iniziativa preannunciata, in considerazione dei gravi pericoli che avrebbe corso e della sostanziale inutilità dell’operazione.

La ferma determinazione dimostrata dalla vittima di consentire che l’autore del delitto perpetrato ai propri danni fosse arrestato, l’ha indotta a disattendere i consigli dei falsi amici e a denunciare il tutto alla Polizia.

Successivamente alla denuncia sono state avviate tempestivamente le indagini che in breve tempo hanno determinato l’identificazione del malvivente e grazie alla collaborazione della vittima, anche il suo arresto. Un appuntamento combinato ne ha agevolmente consentito la cattura.

In seguito i poliziotti hanno appurato che anche gli altri contatti, stabilmente curati dalla vittima in chat, erano in realtà riconducibili allo stesso 27enne.

Il 27enne, era infatti solito chattare schermandosi sempre dietro profili falsi con nomi e foto di persone diverse, sia per indurre in errore la vittima e sia per tentare di eludere eventuali indagini a suo carico.

I risultati investigativi finora raggiunti inducono a ritenere che l’arrestato abbia posto in essere condotte analoghe anche ai danni di altre ignare donne. Le indagini sono pertanto orientate anche alla identificazione di eventuali vittime, che si auspica possano denunciare l’accaduto qualora dovessero a qualsiasi titolo riconoscersi in esperienze analoghe.

Al momento sono in corso degli accertamenti specifici sulle apparecchiature informatiche sequestrate all’arrestato per recuperare eventuali immagini di contenuto erotico pertinenti alle indagini

fonte:http://www.julienews.it/notizia/cronaca/usava-falsi-profili-web-per-ricattare-20enne-arrestato/102422_cronaca_2.html