venerdì 16 novembre 2012

Privilegi della casta politica italiana: si sono salvati i vitalizi regionali

Piccola modifica all'articolo 2 del decreto anti-Fiorito ed ecco che i politici salvano i propri privilegi

parlamento7.jpgL'Italia, purtroppo, è il paese dove vige una regola ferrea: "Fatta la legge, trovato l'inganno". Ecco perché i politici hanno trovato un modo per salvare i vitalizi regionali. Tutto parte dal famoso decreto decreto Monti anti-Fiorito; un decreto che parlava di impossibilità a ricevere vitalizi se il il consigliere regionale non ha compiuto 66 anni e fatti almeno 10 anni di mandato. Un qualcosa che la Casta, rinchiusa in trincea nella sua nube di benefici, ovviamente non ha digerito. O se l'ha fatta, gli è rimasta sullo stomaco per parecchio tempo.

Ora, però, ecco che i politici si sono rimessi al lavoro e, una volta che il decreto legislativo è arrivato in Parlamento per la conversione in legge, hanno pensato bene di inserire un piccolo codicillo al medesimo. Sì, una parte dove si dice che il decreto non si applica alle Regioni che hanno abolito i vitalizi. Tutte. Peccato che così le Regioni avranno via libera per poter istituire forme pensionistiche contributive al posto dei vitalizi, senza limiti di età e mandato.
Insomma, tutto resta come prima in sostanza. Questa furbata, rivelata dal Corriere della Sera, arriva al termine di un lungo percorso nel quale ci sono stati diversi tentativi di cambio della legge stessa. Ecco dov'è il trucco: all'articolo 2 lettera "m"  - quello che stabilisce appunto i 66 anni e i 10 di mandato obbligatori - è stata inserita questa frase: "Le disposizioni della presente non si applicano alle Regioni che abbiano abolito i vitalizi". Visto che tutte le Regioni hanno formalmente abolito i vitalizi che necessità c'era di inserire questo codicillo? Eh, già, che bel paese l'Italia: "Fatta la legge, trovato l'inganno".
fonte:http://politicaesocieta.blogosfere.it