giovedì 21 agosto 2008

Una truffatrice colta in flagranza




Civitanova Marche | In questa settimana sulla costa civitanovese sono emersi casi di persone che, con artifizi e raggiri, tentavano e consumavano truffe in danno di privati cittadini e commercianti.

Molte le segnalazione giunte al 112 della Compagnia Carabinieri di Civitanova ad opera di cittadini che, anche in virtù della campagne di sensibilizzazione condotte dalle forze dell'ordine, iniziano ad essere più scaltri e denunciano casi sospetti ai numeri di emergenza.

Più telefonate segnalavano una donna che, fingendosi assistente sociale alle dipendenze di una nota struttura sanitaria privata della zona, asseriva di esserne stata incaricata per la raccolta di denaro di beneficenza; ai privati cittadini chiedeva poche decine di euro mentre a strutture commerciali prometteva, per convincerli, di menzionare il loro "nome" in campagne pubblicitarie e comunicati stampa che gli enti avrebbero effettuato a termine raccolta fondi.

Chiedeva anche alcune migliaia di euro e, ai più diffidenti, forniva assegni in garanzia che testimoniassero l'autenticità della raccolta e che avrebbero potuto porre all'incasso se avessero scoperto di non essere stati remunerati dagli enti.

I carabinieri della compagnia di Civitanova avevano tracciato un identikit, donna sui 40 anni con accento campano, cui sommavano il mezzo con cui viaggiava, una Fiat Punto.

E a Porto Recanati, i militari della locale stazione, l'hanno fermata in flagranza: stava tentando una truffa a carico di un ristorante del luogo sempre con la stessa tecnica; la perquisizione personale e veicolare permetteva di rinvenire diverse decine di carnet di assegni falsi, proprio quegli assegni che utilizzava per dare le sue "garanzie".

Condotta in caserma e compiutamente identificata, visto che si spacciava per tale "Cinzia Martini", nome di fantasia, a suo carico vengono contestati i reati di truffa, falsità materiale e sostituzione di persona.