giovedì 20 novembre 2008

FACEBOOK/ Regole per evitare truffe nel social network, intanto Poste Italiane lo oscura: distrae


I numeri sono da urlo: 120 milioni di uenti in tutto il mondo, 2 milioni in Italia, 300 milioni di dollari il fatturato in stime. Stiamo parlando di Facebook, il social network più in voga del momento, ma esiste anche un altro dato: 22 mila le sterline di multa, pari a 27 mila euro, assegnata a un utente che aveva messo in rete il profilo di un amico, diffamandolo. Il rischio di “truffe” di questo tipo è alto in rete ed è alto anchein Facebook: crescendo il numero di utenti cresce esponenzialmente anche il numero di possibili violazioni della privacy più o meno gravi.

Rischio di essere “bannati” - Sembra che alcuni iscritti al social network siano stati espulsi, in gergo “bannati”, dalla rete di amici. Non sono poche le persone che, nel fare il log in, si sono visti comparire una pagina nera, con successiva mail di Facebook che dichiara che l'utente è stato bannato. Il tutto senza alcuna forma di preavviso. I motivi sono disparati: dalla violazione della decenza, ai troppi contatti, ma non sono chiarissime le regole del social network. Ne riportiamo alcune, che risultano decisamente vaghe.

Regole – Vietato pubblicare , condividere, anche solo caricare dati sensibili di qualsiasi terza parte, compresi mail, indirizzi, numeri di telefono, carta di credito.

Vietato condividere o rendere condivisibile qualsisasi video o opera d'arte di natura differente a quella personale propria o degli amici.

Vietati i post diffamatori, illegali, minacciosi, trasgressivi, molesti, osceni, volgari e fraudolenti.

I consigli – I rischi sono alti: dal furto della carta di credito al furto di identità, ma basta seguire alcuni accorgimenti per poter gestire con tranquillità la propria attività e il proprio tempo su Facebook.

Limitare le info nel profilo: iscriversi al social network inserendo solo i dati obbligatori, ovvero nome, cognome e mail. Evitare la data di nascita, l'orientamento politico e religioso, numero di telefono, carta di credito.

Foto: in teoria è richiesto il possesso dei diritt delle foto in questione, in realtà è possibile caricare qualsiasi tipo di immagine. Meglio evitare la pubblicazione delle foto dei bambini e limitare i tag.

Filtri: attraverso le impostazioni della privacy è possibile stabilire chi ha diritto di accedee alle nostre informazioni e stabilire quali informazioni rendere visibili. Meglio reimpostare periodicamente i filtri, ogni tanto saltano.

Amici: meglio accettare e cercare tra gli amici solo le persone che si conoscono effettivamente. Si sa, dietro gli socnosciuti potrebbero nascondersi dei truffatori.

Parlare: si possono scambiare messaggi con gli amici tramite il Wall, la Bacheca, visibile a tutti gli amici della "cerchia". Le informazioni che non si vogliono far sapere a tutto il gruppo di amici è preferibile comunicarle attraverso la posta o la chat. Sono private.

Stare fermi: su Facebook è anche possibile rimanere passivi, ovvero aspettare che siano gli altri a fare propste o a contattarci. Chi di solito agisce in questo modo non scrive messaggi e non aggiunge immagini. Non ci si dimostra molto "social", ma non si rischia.

FB oscurato nelle aziende – Il social network distrae al lavoro: chi è perennemente collegato al social network non rende tanto quanto le persone che ne stano fuori. I dirigenti si ribellano e impongono la censura: Poste Italiane ha completamente negato l'accesso al network, mentre Regione Lombardia e Veneto stanno pensando di adottare lo stesso rimedio. Nel Comune di Napoli è possibile accedere a Facebook un'ora al giorno in tranches di dieci minuti.

fonte:www.ilsussidiario.ne