giovedì 20 novembre 2008

Occhio alle truffe: in Rete sono sempre in agguato


eBay e Polizia Postale lanciano il minisito per vendere in sicurezza. Uno strumento per mettersi al riparo dai raggiri, come quello che vi raccontiamo
Sincerità, apertura, flessibilità ed efficienza. Ecco i pilastri su cui eBay e Polizia Postale hanno costruito il minisito www.venderesicuro.it , aperto proprio in questi giorni, per aiutare acquirenti, ma soprattutto venditori, a portare a termine transazioni sicure, mettendosi al riparo da frodi e rendendosi venditori affidabili. Un vero e proprio vademecum per non cadere in trappole più o meno sofisticate e per facilitare il rapporto virtuale di compravendita sempre così difficile, almeno in Italia. Una guida che comprende anche un piccolo test per sperimentare il proprio livello di “preparazione”.

Proprio all’indomani di questo annuncio noi di DL siamo incappati, involontariamente, in una truffa, proprio su eBay. Avevamo deciso di vendere un oggetto sia con la formula dell’asta sia del “compralo subito” (la formula prevista per chi ha già venduto almeno tre prodotti). Nel giro di un paio di giorni qualcuno si è aggiudicato l’oggetto, tre giorni prima della scadenza dell’asta. Viene richiesta una ricevuta col totale dell’importo da pagare, spese di spedizione incluse. Ci rendiamo conto che la persona –una donna- che ha acquistato l’oggetto vive in Germania e ci chiede di spedire il pacco al marito che sta in Nigeria (ben 63 euro di spese di spedizione). La cosa ci insospettisce, visto che avevamo previsto la clausola di spedizione “solo in Italia”. Questo, unito al fatto che l’acquirente ci chiede gli estremi del conto Paypal (per portare a termine la transazione con Paypal chi acquista non viene mai a conoscenza delle coordinate bancarie del venditore), ci porta a indagare sulla sua reputazione: ci accorgiamo che l’account è stato creato il giorno dell’acquisto, quindi non ha feedback. La pulce del dubbio a questo punto si sta ingrandendo e andiamo nella sezione di eBay dedicata alle cosiddette FAQ (Frequent answers and questions) e alle esperienze degli iscritti. Digitando la parola “Nigeria” o “utenti sospetti” ci si apre una pagina zeppa di testimonianze di persone che hanno avuto la nostra stessa casistica: “È una truffa”, “Non spedire nulla”, “Non spedire e apri una controversia, tanto l’account si cancella il giorno stesso”. Per fortuna non ho ancora spedito, non avendo ricevuto il pagamento. A questo punto si può richiedere di rimettere in vendita l’oggetto per mancato pagamento. In guardia quindi e attenzione alle truffe, sia da parte dell’acquirente che del venditore. Non spedire mai in zone sospette come la Nigeria, né possibilmente fuori dall’Italia. Non spedire mai se non si è certi di essere stati pagati e non pagare mai se non si è sicuri della provenienza dell’oggetto. Controllare sempre la reputazione del venditore e del compratore. Fornire sempre il numero di telefono, per essere reperibili al momento della consegna ed evirae disguidi con la spedizione. Per saperne di più e mettere “in cassaforte il pacco” cliccate su www.venderesicuro.it o fatevi un giro tra le domande e risposte di eBay. I malandrini in rete diventano sempre più astuti ma la collaborazione –quella onesta- è più forte di qualsiasi truffa ben architettata.

fonte:www.digitalife.it