Un meccanismo ben oliato, che andava avanti da mesi. Assicurazioni per auto stipulate con falsi
documenti in varie agenzie del nord Italia - Parma inclusa - ma di questi veicoli al Nord neppure l’ombra. Perché le polizze finivano direttamente a ditte e persone residenti al sud. Il vantaggio?
Pagare premi ben inferiori a quelli previsti se i mezzi fossero stati regolarmente registrati nella regione campana, caratterizzata da un alto numero di sinistri, e dunque con con premi ben più cari, con cifre fino a tre volte maggiori. Un raggiro che ha toccato anche Parma con ben 300 polizze “taroccate”.
Una truffa con danni ingenti alle compagnie di assicurazioni ma anche al Sistema sanitario nazionale e al Fondo per le vittime degli incidenti stradali, a cui è destinata parte del pagamento dei premi. Per questo gli agenti della polizia stradale di Cremona hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato e altri reati, emesse dal gip di Cremona Guido Salvini, su richiesta del procuratore Roberto di Martino, nei confronti di altrettante persone residenti in Campania.